COLLETTORE PER MOTOSEGA ALPINA EFCO ZENOAH SANDRIGARDEN PR 270 C
Collettore di aspirazione per motosega Alpina, Efco, Sandrigarden
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Seghetto Castellari 35 pro completo di asta telescopica da 2 a 4 metri
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Barra di ricambio originale per motosega Ego Power, lunghezza 40 cm.
La coltivazione ed il taglio dei boschi hanno richiesto fino dai loro albori validi attrezzi taglio del legno e attrezzi lavorazione legname che consentissero lo svolgimento delle lavorazioni più importanti. I primi strumenti erano esclusivamente manuali, ma la tecnologia ha permesso la fabbricazione di macchine per taglio del legno che hanno reso il lavoro dell'uomo meno faticoso e più rapido, tanto che ad oggi l'uso di attrezzi manuali è riservato a quelle operazioni che richiedono particolare delicatezza. Sul nostro catalogo online sono a disposizione tutti gli attrezzi fondamentali per taglio e lavorazione del legno:
La nostra azienda vanta grande esperienza da oltre tre decenni nel settore della fornitura di macchine e attrezzi per le tecniche forestali quali selvicoltura e arboricoltura da legno, esperienza che l'ha portata a collaborare coi migliori marchi nazionali ed internazionali nella fabbricazione di questa categoria di articoli. Gli attrezzi selezionati Selepoint sono affidabili e durevoli nel tempo, i migliori sul mercato per rapporto qualità-prezzo. La competenza e serietà dei nostri esperti potrà aiutarvi a scegliere il prodotto migliore per rispondere alle vostre esigenze, richiedete un consulto raggiungendoci ai nostri recapiti, via mail o telefonica, sarete in buone mani. Riceverete un'assistenza pre-vendita accurata, e un servizio post-vendita sempre sensibile ad ogni problematica che possiate trovarvi ad affrontare. Il pagamento avviene attraverso i canali più sicuri, e la consegna della merce, affidata ai più importanti corrieri nazionali, è rapida ed efficiente.
La coltivazione e lo sfruttamento dei boschi per ottenerne il legname e altri prodotti come frutta e resine, hanno origini antichissime. L'uomo, abbandonando la vita nomade per divenire stanziale, iniziò a costruire le sue stesse abitazioni, utilizzando il legno insieme a pietre e fango. La frutta contribuiva al suo sostentamento, mentre le resine potevano venire impiegate come materiale per gli scopi più diversi. All'inizio ovviamente ci si limitava a prelevare i prodotti che servivano, ma con l'aumento della popolazione e delle sue esigenze, divenne necessario garantire che il bosco fosse in grado di rinnovarsi evitando che si esaurisse. Con lo sviluppo del commercio poi, la richiesta dei prodotti del bosco da destinare ai mercati si fece pressante, e spinse i coltivatori ad accrescere ulteriormente l'attenzione posta alla salute e al corretto sfruttamento delle selve. L'insieme di tutte le tecniche che rendono possibile la coltivazione degli alberi e l'utilizzazione del bosco fa parte delle scienze forestali dell'arboricoltura e della selvicoltura. Le scienze forestali e le tecniche ad esse collegate si sono evolute grandemente nel corso del tempo, grazie alle sempre maggiori conoscenze dell'uomo e al miglioramento della tecnologia. In particolare in selvicoltura si sono distinti due differenti orientamenti, la selvicoltura naturalistica e la selvicoltura agronomica. La prima filosofia mette in secondo piano la qualità e la quantità di prodotti ottenibili a favore del mantenimento di un equilibrio del bosco più vicino possibile a quello naturale. La seconda disciplina è volta ad aumentare al massimo la produzione, pur mantenendo l'attenzione all'equilibrio e di conseguenza al valore ambientale dei boschi sfruttati.
Gli antichi strumenti che hanno coadiuvato nella coltivazione degli alberi e nella raccolta del legno a tutt'oggi non sono stati del tutto dismessi: alcuni tra loro si sono visti superare dalle moderne tecnologie, ma altri rimangono insostituibili alleati delle tecniche forestali più delicate. Questi sono:
Alcuni tra questi attrezzi hanno origini che si perdono agli albori della storia dell'Uomo, ma che nell'applicazione delle scienze forestali più attuali trovano una precisa e insostituibile collocazione, ogniqualvolta scienza e arte si incontrano nelle mani esperte di un coltivatore di alberi da frutto o da legno.
La selvicoltura e l'arboricoltura da legno si realizzano nelle foreste e presentano l'intento principale di ottenere legname, mentre la coltivazione degli alberi da frutto non viene più realizzata nei boschi ma in aree coltivate espressamente a frutteto. L'ottenimento del legno è naturalmente conseguenza dell'abbattimento degli alberi, sia che questi siano cresciuti spontaneamente sia che siano stati appositamente piantati. Il cosiddetto taglio raso è ormai proibito e non può venire praticato se non per ragioni fitosanitarie. Consiste nel taglio di tutte le piante di una determinata superficie lasciandola completamente scoperta. Questa pratica comporta l'esposizione del terreno agli agenti atmosferici, con conseguente impoverimento ed eventuale cedimento dei versanti collinari, oltre a danneggiare irrimediabilmente la fauna. Oggi attraverso l'evoluzione delle scienze forestali si praticano tecniche più rispettose dell'ecosistema, come il taglio saltuario, che consente lo sfruttamento delle selve garantendone allo stesso tempo la capacità rigenerativa. Secondo questa tecnica forestale il bosco viene abbattuto in una percentuale che deve attestarsi tra il 15 e il 25% della massa totale, e gli alberi da tagliare devono corrispondere a caratteristiche precise: si possono prelevare solo le piante sufficientemente mature, quelle malate, quelle in soprannumero o quelle che sono di ostacolo allo sviluppo dei germogli. Una volta compiuto il taglio, si deve attendere il periodo necessario al bosco per recuperare il proprio equilibrio prima di effettuarne un altro.